Indagine sugli shock da parte di KPMG: Juve al di fuori dei parametri di FFP

L’investimento fatto per portare Cristiano Ronaldo a Torino ha cambiato gli scenari finanziari della Juventus. Non solo CR7: gli impegni di De Ligt, Emre Can, Rabiot e Ramsey stanno tutti iniziando a sommarsi (via calciomercato).

 I costi sono aumentati in modo esponenziale e il saldo con i ricavi è aumentato. I rendiconti finanziari sono in rosso e la società rischia quindi di incorrere nelle sanzioni stabilite dal Financial Fair Play.

 40 MILIONI DI ROSSI – È quanto emerge dal sondaggio affidato da RMC Sport all’autorevole KPMG, società di consulenza finanziaria, sui conti delle 8 squadre che hanno vinto nei maggiori campionati europei.

 I costi del personale per la Juve sono aumentati a 327,8 milioni, il che ha causato una perdita in bilancio, nell’esercizio chiuso al 30 giugno 2019, di 39,9 milioni di euro.

 I ricavi operativi sono cresciuti, raggiungendo 463,6 milioni di euro, con un incremento del 16% rispetto alla stagione 2017/18. I ricavi da cui sono state escluse le plusvalenze (127 milioni) e le cessioni temporanee (18 milioni del prestito Higuain).

 Le entrate derivanti dai diritti televisivi (206,6 milioni) e dal settore commerciale (185,4 milioni) non sono migliorate. OMBRA DEL GIOCO DI FIERE FINANZIARIE – KPMG si concentra anche sul rapporto tra salari e entrate totali.

 La soglia di sostenibilità imposta dal Financial Fair Play della UEFA richiede che sia inferiore al 70%. La Juve è leggermente al di sopra del massimale, al 71%. È l’unico club tra gli 8 campioni che si trova in questa difficile situazione. Barcellona, ​​anch’essa in bilico, ha recentemente raggiunto il 69%.

 AUMENTO DI CAPITALE – Il 19 febbraio 2019 la Juve ha emesso il cosiddetto “Ronaldo Bond”, 175 milioni di euro di obbligazioni non convertibili sui mercati.

 Alla fine di novembre, la società ha avviato un aumento di capitale di 300 milioni di euro, concluso con la sottoscrizione del 100% delle azioni offerte il 2 gennaio, per coprire le esigenze finanziarie dei prossimi dodici mesi e consolidare così il patrimonio netto della società.

 La Juve rimane in una situazione finanziariamente preoccupante che, tuttavia, è attualmente considerata sotto controllo.

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Anthony Privetera