Il bluff di Mourinho spinge Eriksen verso l’Inter: cosa manca per chiudere

“Domani (oggi, ndr) Eriksen giocherà”, ha dichiarato José Mourinho ieri alla conferenza stampa alla vigilia della partita dei suoi Spurs contro Watford (via calciomercato).

 Oggi, all’inizio della partita, alle 13.30, il danese si è seduto in panchina a Tottenham, non lontano da quello speciale. Un vero bluff da parte dell’allenatore portoghese, che ieri ha detto sui sentimenti positivi dell’Inter per la negoziazione:

 “Se sono ottimisti, vuol dire che sono pronti a farci un’offerta, cosa che non è ancora avvenuta. Chiedi all’agente, lui ne sa più di me. Sono sorpreso quando vedo le persone responsabili parlarne.”

 La situazione, tuttavia, è molto diversa da quella descritta da Mourinho prima della partita. Per la cronaca, la partita con Watford si è conclusa 0-0 ed Eriksen è entrato al 73 ° minuto al posto di Alli, senza influenzare il risultato finale.

 Eriksen e Inter hanno davvero raggiunto un patto di ferro nell’ultima settimana. La cena a Milano tra Beppe Marotta e il suo agente Martin Schoots ha organizzato ogni dettaglio che include un contratto da 8 milioni di euro fino al 2024, con bonus che raggiungeranno i 2 milioni. Quindi cosa manca? Gli intermediari sono al lavoro per cercare di chiudere rapidamente l’operazione. La proposta dell’Inter raggiunge i 15 milioni in totale, il Tottenham continua a non scendere sotto i 20.

 Sono in atto continui contatti tra le parti per sbloccare la situazione nei prossimi giorni, con Eriksen che è sempre più lontano dal Tottenham e non vede l’ora di indossare i nerazzurri.

 Il bluff di Mourinho sembra averlo solo avvicinato all’Inter: ora anche lo Special One sembra rassegnato all’idea di vedere il danese nella sua ex squadra.

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Anthony Privetera